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Tartarughe Acqua Dolce Specie e Guida per un Corretto Allevamento

Sappiamo bene che questo è un blog dedicato agli acquari, quindi ai pesci e a tutto ciò che ruota intorno a questo fantastico hobby, quindi perché mai parlare delle specie di tartarughe di acqua dolce? Semplice, perché in qualsiasi negozio di acquari che si rispetti c’è sempre quella vasca che attira la nostra attenzione, con quelle tartarughine da pochi euro che potrebbero davvero essere interessanti da allevare!

Beh, non farlo! Non comprarle se non sai a cosa vai incontro, perché le tartarughe crescono e vivono davvero tanto! Quindi prima di lanciarti in questa sfida, leggi con attenzione questo articolo, qui troverai elencate tutte le specie e soprattutto per ognuna tutte le informazioni che ti servono per allevarle correttamente!

Tartarughe Acqua Dolce Specie: Ecco le principali!

Capirai che non è una passeggiata riconoscerle tutte e donar loro un giusto allevamento, soprattutto se non hai conoscenze sull’argomento. Le specie principali sono molte, ma nel caso della tartaruga più comune e più venduta in assoluto, parlo della Trachemys scripta, ne esistono altre sottospecie, ma per fortuna cambiano principalmente le caratteristiche fisiche ma non il metodo di allevamento.

Flaviemys purvisi

Questa tartarughina che si distingue dalle sue strisce gialle sulla testa, è originaria del Fiume Manning, in Australia. Non è facile trovarla nei negozi di animali, perché si tratta di un animale in via di estinzione, ma comunque non è neanche impossibile. Da piccola ha molte linee gialle sparse su tutto il corpo, sia sulla testa che sulla coda, ma anche sul guscio! Man mano che cresce, i colori rimarranno fissi sulla testa e inizieranno a sbiadire sulle altre parti del corpo.

Le sue dimensioni saranno importanti da adulte, parliamo di un carapace che si avvicina intorno ai 25 cm e la sua aspettativa di vita è intorno ai 20 anni. Allevare un animale come questo significa garantirgli acqua sempre pulita e una zona emersa che sia riscaldata. Inoltre, si consiglia un acquario di almeno 250 litri per una specie adulta. Questo perché ama nuotare.

Di solito, per una tartaruga si opta sempre di puntare su una tartarughiera di grandi dimensioni. In questo caso è meglio scegliere un vero e proprio acquario, eliminargli il coperchio e procurarsi i prodotti elencati qui di seguito:

Ciò che ti servirà è innanzitutto una piattaforma galleggiante. Questo è il modello che ho scelto io per la mia tartarughiera, c’è da dire che con il tempo tende a scolorire e che a volte la mia tartaruga l’ha morsicato, ma fa bene il suo lavoro! Ti basterà applicare le quattro ventose al vetro e lei galleggerà in base al volume dell’acqua. A proposito di questo, poni molta attenzione al fatto di lasciare almeno 50 cm di distanza tra il bordo della vasca e il la piattaforma galleggiante se non vuoi che la tua tartaruga scappi e si faccia anche molto male durante la caduta!

Altro elemento essenziale, è una lampada UVB-UVA che aiuterà la tartaruga a simulare l’esposizione ai raggi solari. Questo termine è anche chiamato basking, un atteggiamento che questi animali hanno spesso in natura, se ti è mai capitato di vederli in prossimità di un laghetto avrai notato che molti di loro si mettono su una roccia a prendere il sole, questo è di enorme aiuto per rafforzare tutto l’apparato osseo e asciugarsi dall’acqua. Di solito, passano molte ore intente in questa attività, almeno 5 durante l’intera giornata, ma possono arrivare fino a 7. Il consiglio è quello di mantenere la lampada attiva almeno 9 ore al giorno!

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Ti servirà anche un buon riscaldatore, tieni presente che la zona di origine di queste tartarughe è abbastanza soleggiata e anche molto calda. Quindi le temperature esterne si aggirano anche intorno ai 30°, mentre la temperatura dell’acqua è sempre una 10° di gradi in meno. Poi ci sono fattori determinanti, come la quantità di vento o l’altezza del sole nel momento della giornata. L’importante sarà avere sulla piattaforma galleggiante almeno 28°, assicuratene posizionando un piccolo termometro  come questo nella zona emersa. E poi un buon riscaldatore, come quello indicato qui a sinistra, regolato a una temperatura di circa 20°. Fai sempre molta attenzione quando regoli il riscaldatore, perché a volte non raggiunge la temperatura che hai impostato, ma sfasa di 1 o 2 gradi. Ricordati, inoltre, di usare solo riscaldatori con il guscio in plastica, la tartaruga potrebbe urtare e rompere il vetro del riscaldatore durante il nuoto, mettendosi in serio pericolo!

Trattasi di una specie onnivora, quindi un mangime come questo la aiuterà a crescere sana e forte ma dovrà essere abbinato anche a un’alimentazione a base di verdure, quindi l’ideale sono zucchine, spinaci e insalata. Meglio evitare alimenti ricchi di acidi perché le farebbero male. Ogni tanto le si potrà dare anche del pesce, come per esempio un gamberetto o anche una piccola porzione di pollo. Per quanto riguarda le dosi, si consiglia una quantità pari alla dimensione della testa dell’animale, almeno una volta al giorno.

Emydura macquarii

Come potrai notare dall’immagine sopra, questa specie si distingue per una sola striscia gialla sulla testa e la sua particolarità risiede negli occhi, infatti, sono sempre di un giallo acceso. Vive nelle zone limitrofe di Sidney, nelle rive del fiume Murray, in acque medio calde. La temperatura ideale dell’acqua è di circa 18° gradi, in questo caso non ti servirà il riscaldatore, questo perché le temperature che si hanno in casa non scendono mai sotto quel valore. Ma se posizionata in zone fredde è sempre meglio averne uno a portata di mano.

Le dimensioni della vasca dovrebbero essere intorno ai 150 litri, non meno, non sono delle grandi nuotatrici, in natura vivono in basse profondità. Anche in questo caso sarà utile un'isola galleggiante  e una lampada UVB/UVA.  Per quanto riguarda la temperatura sopra l’isola basterà portarla a circa 20°. Per creare un giusto clima dovrai distanziare la lampada dalla piattaforma di basking fino a che la zona riscaldata non raggiungerà una temperatura adatta, anche in questo caso serviti di un termometro sia esterno che interno per ricreare i giusti valori. Ecco un articolo di approfondimento sui migliori termometri per acquario!

La sua alimentazione è molto variegata, anche questa è una specie onnivora, che però predilige la vegetazione. Quindi gli alimenti corretti sono i seguenti:

C’è da specificare che ama molto cibarsi di alghe e foglie, soprattutto in tenera età, quando diventa difficoltoso alimentarsi anche con dei crostacei. La somministrazione, anche qui sempre in corrispondenza delle dimensioni della sua testa, dovrà essere effettuata a distanza di uno o due giorni.

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Come detto sopra, in abbinato è sempre bene somministrargli dei crostacei. Di norma è meglio alimentarle da piccole con il mangime indicato sopra e man mano che cresce aumentare le dosi con alimentazione più variegata. Quando saranno adulte, quindi intorno ai due anni di età, si potrà passare a un mangime completo. 

Myuchelys latisternum

Questa specie invece è famosa per possedere un guscio seghettato, che poi perderà con il passare del tempo, infatti da adulta questa caratteristica andrà via via sparendo. In verità è davvero molto raro trovarla in vendita nei negozi di acquari, di solito arriva nelle vasche di alcuni solo tramite importazione, non troppo semplice e per quanto riguarda le condizioni in cui viene fatto, spesso anche illegale. La sua aspettativa di vita, come per la maggior parte delle tartarughe, si aggira intorno ai 30 anni e anche lei richiede una vasca di medie dimensioni, almeno 200 litri.

È onnivora, ma predilige di gran lunga l’alimentazione a base di carne, quindi l’ideale sarebbe dargli alimenti come pollo, carne rossa (poca) e pesce, abbinati anche a un mangime secco,  ovviamente ogni tanto delle verdure non potranno che farle bene!

Per quanto riguarda invece le temperature interne ed esterne, ci aggiriamo intorno ai 28° gradi sulla piattaforma galleggiante e 22° in vasca. Quindi anche qui, sì a un buon riscaldatore e a una lampada UVB/UVA, di cui ti ho parlato nelle righe precedenti.

Chelydra serpentina

Tra tutte le specie di tartarughe di acqua dolce lei è la più particolare, sia per quanto riguarda l’aspetto fisico che per quanto concerne l’alimentazione. Andiamo con ordine, partiamo dal fatto che la vendita di questo animale in Italia è severamente vietata. Quindi questo paragrafo darà delle linee guida per un corretto allevamento nel caso tu ne sia entrato malauguratamente in possesso, anche se in questo caso è buona norma avvertire immediatamente l’ENPA, in maniera che possano venirla a prendere e per rimetterla in libertà.

Purtroppo, nonostante non sia permesso il suo allevamento, in molti puntano ad averla per il suo temperamento decisamente aggressivo. Infatti, viene anche chiamata tartaruga azzannatrice, questo perché ha un morso davvero molto potente, che potrebbe fare molto male a chi la maneggia con noncuranza. Per non parlare delle sue dimensioni, da adulta potrebbe arrivare a toccare anche i 20 kg di peso! Quindi parliamo di un animale dalle dimensioni davvero importanti!

La sua alimentazione è maggiormente carnivora, mangia anche animali interi, come piccoli serpenti o addirittura rane.Attualmente, più nessuno o quasi dovrebbe più esserne in possesso, ma nel caso capitasse, bisogna subito avvertire chi di competenza e non liberarle in natura perché farebbero grandi danni all’ecosistema circostante!

Trachemys scripta 

Tartarughe Acqua Dolce Specie

Ecco qui tra le tantissime specie di tartarughe di acqua dolce quella più comune. Questa la potrai trovare in qualsivoglia negozio di animali, la sua peculiarità appunto sono le sue orecchie rosse. Di solito viene venduta per pochi euro e poi abbandonata quando ci si accorge che le sue dimensioni diventano ragguardevoli, come anche le altre sopra elencate d’altronde.

Questa tartaruga richiede delle cure non da poco, anche se con il tempo e la cattività, sono diventate specie molto resistenti! Innanzitutto è essenziale darle il giusto spazio per una crescita sana, in questo articolo è già stato toccato il tema di quale tipo di tartarughiera acquistare, ma quando saranno adulte necessitano per forza di un acquario di almeno 150 litri!

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Le temperature da mantenere in vasca sono di circa 25° e sarà essenziale avere sulla zona emersa almeno 32°, il tutto sempre grazie agli accessori di cui abbiamo parlato sopra! È onnivora, mangia davvero tutto, ma è sempre meglio mantenere un’alimentazione bilancia con un alimento completo  e poi darle una volta alla settimana della carne o del pesce.

Chelodina longicollis 

Parliamo di una tartaruga dal collo visibilmente lungo. È anch’essa non facile da reperire, ma ci regala delle belle emozioni quando viene allevata correttamente. È un animale di natura molto curioso, quindi se non si sta attenti tenterà la fuga più delle sue cugine, al tempo stesso e anche molto timido, in alcuni casi emana una secrezione puzzolente per allontanare eventuali predatori.

La vasca ideale è di circa 200 litri, la temperatura esterna dovrà essere intorno ai 30° e in acqua intorno ai 25°. Per quanto riguarda l’alimentazione andranno bene carni bianche e crostacei abbinate sempre a un mangime completo. 

Clemmys guttata

Questa specie sarà facile distinguerla dalle altre, come puoi vedere dalle immagini sopra è interamente puntinata di giallo e già solo per questo risulta essere un animale molto particolare!

Trattasi anche qui di una specie onnivora, che ama molto mangiare invertebrati. Per parlarci chiaro, in un negozio di caccia e pesca potresti trovare l’alimentazione adatta a lei! Per le dimensioni della vasca, vige sempre la legge dei 150 litri minimo per un esemplare adulto, la temperatura dell’acqua dovrà aggirarsi intorno ai 24° con almeno 29/30° nella zona emersa!

Sternotherus carinatus

Lei è la più piccina di tutte, le sue dimensioni non superano mai i 20 cm e si distingue per quelle due piccole protuberanze che sporgono dal suo mento. La sua alimentazione si basa principalmente, come la precedente, d’invertebrati, quindi bisognerà farsi una buona scorta di vermi e piccoli crostacei da somministrarle regolarmente.

Le dimensioni della vasca, in questo caso possono essere un pochino più ridotte, possiamo scendere intorno ai 100 litri, o puntare su una spaziosa tartarughiera. Invece per quanto riguarda la zona emersa servirà una temperatura di circa 32° e in acqua intorno ai 26°.

Carettochelys insculpta

Per il suo aspetto viene anche chiamata “muso di porcello”, le sue dimensioni da adulta sono davvero notevoli, arriva a misurare quasi un metro! Per questo motivo è vivamente sconsigliato l’allevamento in acquario, sarà opportuno ricreare un laghetto ove è possibile oppure contattare gli organi competenti per la rimessa in libertà dell’animale. Anche in questo caso bisogna evitare di rimetterla in natura in autonomia perché potrebbe creare danni all’ambiente circostante.

Finché è piccola è possibile nutrirla con frutta, invertebrati e anche carne o pesce.

Nota importante: Bisogna sempre denunciare al proprio comune di residenza il possesso di questi animali, basterà compilare un modulo e non vi sarà niente da pagare, inoltre come già detto in caso di rimessa in libertà bisogna sempre contattare gli organi competenti, in questo caso l’A.R.F potrebbe esserti di grande aiuto!

Ultimo aggiornamento 2024-04-19 at 14:39 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API